“Ci sono film che non si vedono su di uno schermo. Ci sono scene che sei obbligato a vivere e sulle quali non puoi chiudere gli occhi. Che ti porti dentro e che riaffiorano nei momenti di quiete, oppure, portate da una scintilla casuale. Ogni vita per miserevole che sia è l'unico vero film del quale saremo mai attori e registi. Nel quale non sempre riusciremo a decidere ruoli e finali ma che porteremo sempre con noi, impresso nella memoria più profonda, unica ed esclusiva. Nessuno potrà interpretarci né leggerci bene quanto potremo fare noi stessi che siamo i soli ad avere la visione più ampia e totale delle cose. Il nostro pianto, il nostro dolore, rimangono incisi più a fondo di qualunque altra gioia perché è solo da questi che può nascere la forza di reagire. La nostra carezza più intima sarà il ripercorrere questi fatti scandalosi o tragici con la tenerezza di chi segue fatti destinati ad essere, con la sola certezza che siano inevitabili. Essere per continuare ad essere.”

martedì 14 maggio 2013

Buongiorno papà


di Edoardo Leo
Italia, 2013

Andrea è un impenitente evergreen che superata la boa dei quarant’anni non abbandona la sua vita da rampante maschio single. Dal successo sul lavoro a quello con le donne le sue giornate trascorrono disinvolte fino a quando bussa alla sua porta Laila, sedicenne problematica che si dichiara sua figlia.
Andrea è sconvolto e lo sarà ancor di più quando, alla conferma della prova del DNA, si aggiungerà l’arrivo del nonno di Laila. Le sue certezze vanno in pezzi e la sua vita è sconvolta.
Dovrà accettare l’evidenza dei fatti ed affrontare la sua nuova condizione di padre.

Il ruolo di Andrea è affidato ad un convincente Raul Bova a suo agio nell’evoluzione del personaggio nel corso del film. Dapprima superficiale e distaccato, poi via via sempre più empatico con Laila; entrambi adolescenti più o meno cresciuti a fare i conti con l’abbandono, la perdita, la paura verso un mondo che spaventa e dal quale ci si protegge rifiutandosi di crescere.
Rosabell Lurenti Sellers esordisce nei panni della ragazzina contro, totalmente adeguata. Zazzera rosa fuxia e occhioni bistrati a rimettere in carreggiata un padre sconosciuto prima e latitante poi. Le fa da spalla l’ottimo Marco Giallini nei panni del rockettaro nonno Enzo, dispensatore di saggezza maturata a modo suo. Un piccolo ruolo anche per il regista Edoardo Leo, noto al grande pubblico come Nembo Kid della serie “Romanzo criminale”.
Godibile commediola dai risvolti umani più profondi: l’inadeguatezza dei ruoli, l’incapacità di diventare adulti, la paura di crescere e di farsi accettare. C’è un po’ di tutto, ma trattato con la giusta leggerezza che permette di parlare direttamente ad ogni spettatore in un osanna alla chimera famiglia.
Carino.